Patologie: Pemfigoide cicatriziale oculare (OCP)
Il pemfigoide cicatriziale anche chiamato pemfigoide mucoso (mucous membrane pempigoid o MMP) è una malattia sistemica rara ad eziologia autoimmune caratterizzata dalla presenza di lesioni bollose ed infiammatorie nei tessuti mucosi.
Le mucose coinvolte sono soprattutto la mucosa congiuntivale, del cavo orale, e dell’apparato genitale. Le bolle tendono a scoppiare e cicatrizzare con formazione di tessuto fibrotico. Il pemfigoide cicatriziale è una malattia rara, sono più colpiti i soggetti compresi trai 60 e i 70 anni, e le femmine più frequentemente dei maschi con un rapporto F:M di 2:1. MANIFESTAZIONI OCULARI Il coinvolgimento oculare si manifesta nelle fasi iniziali come una congiuntivite cronica e persistente. Con il passare degli anni la malattia oculare assume le caratteristiche di una congiuntivite cicatrizzante. La congiuntivite può avere un andamento remittente (momenti in cui l’occhio si arrossa alternati a momenti in cui l’occhio è bianco). L’occhio può rimanere bianco senza episodi di infiammazione anche per lunghi periodi (anni). Il pemfigoide è una malattia che colpisce di solito entrambi gli occhi ma l’interessamento di un occhio rispetto all’altro non avviene sempre contemporaneamente; possono passare anche anni tra il coinvolgimento di un occhio rispetto all’altro (coinvolgimento asimmetrico). I continui episodi di infiammazione della congiuntiva provocano delle modifiche fibrotiche della mucosa congiuntivale; l’ispessimento della congiuntiva porta ad una progressione riduzione dello spazio occupato dalle pieghe congiuntivali (fornici). Il risultato di questa fibrosi congiuntivale è la formazione di tralci fibrotici (simblefaron) che partono dalle pieghe palpebrali e si dirigono verso il bulbo oculare. Il simblefaron (Foto) è proprio il segno tipico del pemfigoide cicatriziale ma è anche segno di malattia avanzata. L’ispessimento della congiuntiva provoca inoltre un alterato allineamento delle ciglia del bordo palpebrale che si dirigono verso l’interno dell’occhio (entropion). Questa alterazione delle ciglia chiamata trichiasi (Foto) causa un danno della superficie oculare ed in particolare della cornea. La cornea, se viene continuamente danneggiata dalle ciglia, va incontro ad opacizzazione, ulcere e, nei casi più gravi a perforazione. Negli stadi finali il quadro clinico del pemfigoide è caratterizzato da una secchezza oculare severa, e da una opacizzazione corneale di grado variabile. Nelle fasi avanzate della malattie le briglie fibrotiche che si sono formate (simblefaron) impediscono al bulbo di muoversi e impediscono la corretta chiusura delle palbebre; in questo caso si parla anche di anchiloblefaron in quanto il bulbo oculare nonè in grado di muoversi. Sintomi Segni – dilatazione dei vasi della congiuntiva – presenza di muco all’interno delle palpebre (nelle pieghe palpebrali chiamate fornici congiuntivali) -sintomi di secchezza oculare Le lesioni bollose della congiuntiva sono difficili da visualizzare perchètendono a rompersi molto facilmente a causa dello sfregamento delle palpebre. MANIFESTAZIONI EXTRA-OCULARI Circa il 50% dei pazienti affetti da pemfigoide cicatriziale oculare può sviluppare manifestazioni extra-oculari. La cicatrizzazione e la fibrosi della mucosa del naso e della bocca non è invalidante, anche se in alcuni casi le ulcere del cavo orale presente nella fase attiva della malattia possono essere molto dolorose. La gengivite desquamativa, presente in quasi tutti i pazienti, esita in una perdita progressiva di osso dentario che rende spesso necessaria l’estrazione dei denti. Il coinvolgimento di vagina, ano e uretra può portare a dei restringimenti (stenosi) degli orifizi. L’unica complicanza fatale che può insorgere in questi pazienti è il restringimento dell’esofago che provoca morte per asfissia dovuta all’intrappolamento di materiale alimentare nelle zone di restringimento. Le lesioni della cute possono essere di due tipi: lesioni vescicolo-bollose ricorrenti, e lesioni eritematose a carico della testa e del collo, prurigninose che esitano in chiazze atrofiche. DIAGNOSI La diagnosi di certezza si ha effettuando una biopsia della congiuntiva (procedura minimamente invasiva). Mediante specifiche tecniche di immunofluorescenza si riesce a ottenere una diagnosi precisa di pemfigoide oculare. Tuttavia in molti casi la biopsia può risultare negativa anche se è presente il pemfigoide (falso negativo). DIAGNOSI DIFFERENZIALE Infezioni Farmaci: colliri antiglaucoma Malattie dermato-bollose: dermatite erpetiforme, pemfigo vulgaris, porfiria cutanea tarda, epidermolisi bollosa, graft versus host disease Malattie autoimmuni: lupus eritematoso sistemico, sclerosi sistemica progressiva, sindrome di Sjogren, sarcoidosi Traumi Altro: congiuntivite lignea, rosacea, congiuntivite atopica TERAPIA Valutazione della presenza di segni sistemici di malattia Impostazione di una terapia sistemica che controlli la malattia autoimmune Trattamento delle complicanze locali prodotte dalla malattia quali: anomalie di posizione delle palpebre, occhio secco. Terapia locale Terapia sistemica Terapia chirurgica |